Una storia triste, con un inizio tragico, non sempre è detto che finisca tragicamente. Soprattutto quando, grazie alla disponibilità e l'impegno di esseri sensibili, si mantengono fino in fondo le promesse fatte e valori come amicizia, impegno, coraggio e lealtà permetteranno alla protagonista di affermarsi, grazie al superamento di divese prove, fino a trovare la sua vera strada nella vita. Questo in poche righe è il succo de "la gabbianella e il gatto che le insegnò a volare", il racconto di Sepùlveda, ormai divenuto un classico della narrativa mondiale, da cui è tratto questo testo teatrale.
Lo scopo del racconto è quello di dimostrare, attraverso la voce degli animali protagonisti, che per raggiunere gli obiettivi nella vita è importante non essere da soli, ma che questi si possono raggiungere soprattutto grazie all'impegno e alla convinzione di chi se li pone. Una favola moderna che insegna che è importante credere in ciò che si fa, e che alla fine vola solo chi osa farlo, indipendentemente dalla grandezza delle ali. E soprattutto indipendentemente dalle ali.

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PAURA, EH? QUESTO LO TOGLIEREMO. FORSE ;-)

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